4 PERCORSI DALL’OSTELLO DI BASSANO

1. Ostello <-> Ponte degli Alpini

La struttura. Le prime testimonianze sul ponte di Bassano risalgono al 1124 e al 1209. In quest’intervallo di tempo si rese necessario costruire un ponte che collegasse le due sponde del Brenta per motivi di carattere economico, sociale e militare. Nel corso dei secoli fu più volte danneggiato e distrutto dalle acque del fiume e dagli uomini. Tra XIII e XIV secolo il ponte fu oggetto di contesa con i vicentini. Nel 1450 il ponte fu ricostruito ma già alla fine del secolo versava di nuovo in cattive condizioni. Nel 1510 fu incendiato dall’esercito francese in ritirata e fu ricostruito solo nel 1522. Nel 1524 fu rifatto in pietra e nel 1531 in legno. Quest’ultimo fu travolto da una piena nel 1567, il progetto del ponte successivo fu affidato ad Andrea Palladio. Il suo ponte resistette fino alla metà del Settecento. Nuovamente distrutto dalle acque del fiume fu ricostruito nel 1750 ad opera di Bartolomeo Ferracina. Dal 1796 al 1813 il circondario di Bassano e il territorio veneto furono percorsi e saccheggiati nel corso di sei campagne militari. Durante le ultime due (1809, 1813) il ponte fu danneggiato e distrutto. Ricostruito tra il 1819 e il 1821, resistette fino al 1945 quando fu bombardato dagli alleati per danneggiare i traffici dei tedeschi. L’ultimo intervento fu realizzato dagli Alpini nel 1948. Durante l’alluvione del 1966 fu danneggiato e negli anni successivi fu smontato e irrobustito. A partire dal 1990 sono periodicamente in atto lavori di consolidamento e restauro.

 

Come arrivare dall’Ostello

  • Tempo stimato: 13 minuti (1.1 km)
  • Percorso da Via Lorenzo Chini
  • Procedere in direzione nordovest su Via Lorenzo Chini verso Via Ognissanti
  • Svoltare a destra e prendere Via Ognissanti
  • Svoltare leggermente a sinistra e prendere Piazzale Luigi Cadorna
  • Svoltare leggermente a destra e prendere Via G.B. Verci
  • Svoltare a sinistra e prendere Via Mure del Bastion
  • Continuare su Via Campo Marzio
  • Continuare su Via Bartolomeo Ferracina
  • Svoltare a sinistra e prendere il Ponte Vecchio
Ponte Bassano

2. Ostello <-> Castello degli Ezzelini

La struttura. La prima documentazione scritta che dimostra l’esistenza di Bassano risale al 998 con un documento che certifica l’esistenza della “Chiesa di Santa Maria, situata in Margnano, non molto lontano dalla riva del fiume chiamato Brenta…”. La chiesa in particolare era sorta sul colle più alto assieme a strutture fortificate poste in opera a scopo difensivo e di rifugio di popolo, beni e derrate. Le strutture più antiche del castello ancora visibili (risalenti al XII-XIII secolo) comprendono le parti inferiori di torri e murature (identificabili per la tessitura muraria in ciottoli del fiume Brenta, pietre calcaree e laterizi). La piazza antistante era luogo di mercato e di adunanze. Nel corso del XIII secolo venne costruito un nuovo muro di cinta fino alla torre pentagonale Nord. Venne edificata anche la torre dell’Ortazzo e furono restaurate la torre di Ser Ivano e il campanile della chiesa. Nel XIII secolo fu costruita una nuova cinta che andava a proteggere i borghi cresciuti esternamente e alla fine del XIV secolo risale l’ultimo ampliamento in parte ancora visibile in viale delle Fosse. Nel XV secolo la fortificazione era ancora attiva prima di passare al dominio veneziano, in seguito (secondo una sorte comune ad altre strutture militari del circondario) fu dismessa e trasformata. Dagli anni ’90 del Novecento il castello è oggetto di restauri.Il Corpo di Guardia si trova all’ingresso del percorso delle mura del Castello di Bassano del Grappa. Si tratta di uno spazio chiuso dalla Cinta storica e ha una forma di quadrilatero irregolare con lati di circa due metri e con muri di altezza variabile (da 13,50 metri a 7,50 circa) realizzati in ciottoli e laterizi a file alternate secondo la tecnica in uso all’epoca. Sull’angolo sud ovest si erge la torre di ser Ivano alta 27 metri. I due lati est ed ovest della Mura sono liberi, mentre su quelli nord e sud sono addossati corpi di fabbrica con altezza prossima a quella della Mura storica. L’intero complesso è stato oggetto di intervento di restauro e attualmente gli spazi interni sono destinati ad accogliere mostre temporanee.

 

Come arrivare dall’Ostello

  • Tempo stimato: 15 minuti (1,1 km)
  • Percorso da Via Lorenzo Chini
  • Procedere in direzione nordovest su Via Lorenzo Chini verso Via Ognissanti
  • Svoltare a destra e prendere Via Ognissanti
  • Svoltare a destra e prendere Vicolo Teatro Vecchio
  • Svoltare a sinistra e prendere Piazzale Luigi Cadorna
  • Svoltare a sinistra e prendere Vicolo Bastion
  • Continuare su Via Orazio Marinali
  • Svoltare a destra e prendere Piazza Libertà
  • Continuare su Via Giacomo Matteotti
  • Continuare su Via Lazzaro Bonamigo
  • Svoltare a sinistra in Vicolo Lazzaro Bonamigo
  • Svoltare a destra e prendere Piazza Castello Ezzelini
Castello Ezzelini

3. Ostello <-> Tempio Ossario

La struttura. Piazzale Cadorna è dominato da un’imponente costruzione neo-gotica, in mattoni rossi, con un doppio campanile e una facciata decorata da pinnacoli. L’esterno è in stile gotico-veneziano con tracce di romanico; la mole massiccia si eleva sopra otto scalini in pietra di Pove ed è sormontata da un severo tiburio ottagonale, snellito da due agili campanili alti 60 metri. A croce latina, l’interno misura 75 m di lunghezza, è a tre navate divise da 10 colonne di marmo. Dopo la prima guerra mondiale nei cimiteri pedemontani attorno al Monte Grappa erano stati sepolti provvisoriamente molti soldati a cui bisognava dare una sistemazione definitiva e decorosa. Il duomo venne così adibito ad ossario. All’interno sono sepolti circa 6.000 soldati, di cui 236 decorati. Nell’agosto del ’36 si svolsero all’interno del tempio i funerali del Generale Gaetano Giardino, dove volle essere definitivamente sepolto “in mezzo ai suoi soldati” come lasciò scritto. L’8 febbraio 1945 un grappolo di bombe cadde davanti alla facciata scoperchiando molti loculi. Accanto all’Ossario è stata recentemente collocata una grande fontana dello scultore povese Natalino Andolfatto.

 

Come arrivare dall’Ostello

  • Tempo stimato: 7 minuti (550 m)
  • Percorso da Via Lorenzo Chini
  • Procedere in direzione nordovest su Via Lorenzo Chini verso Via Ognissanti
  • Svoltare a destra e prendere Via Ognissanti
  • Svoltare leggermente a sinistra e prendere Piazzale Luigi Cadorna / la destinazione è sulla sinistra
Ossario

4. Ostello <-> Palazzo Bonaguro

La struttura. Il palazzo era articolato in complesso padronale dotato di colombara e recintato da muro, ebbe origine nel XV secolo e appartenne alla famiglia veneziana dei Veggia fino agli inizi del XVII secolo. Questi conferirono al podere una veste monumentale e costruirono uno scenografico giardino ricco di statue allegoriche, percorsi prospettici, fontane, secondo il gusto cinquecentesco. La proprietà era situata in terre coltivate a vigneti e frumento (di qui il ricordo rappresentato dalle statue allegoriche) oltre il Ponte Vecchio in Borgo Angarano. La struttura è imponente e simmetrica, all’interno vi sono importanti saloni centrali sovrapposti, raccordati con scale e circondati da circuiti di stanze. Nell’interrato vi sono cantine voltate in laterizio. Gli elementi decorativi appartengono alla tradizione locale bassanese (cordonature delle finestre, fasce in cocciopesto, profili arcuati delle finestre, serliane del piano nobile) e veneziana (la grande scala, i portali di accesso alla scala, elementi della facciata a nord, le statue dell’esedra, l’edicola – fontana) in virtù dei gusti e delle disposizioni delle varie famiglie che lo possedettero e abbellirono (dal XVII al XX secolo i Querini, i Correr, gli Albertoni, i Giaconi “Bonaguro”). All’interno il Palazzo doveva risultare ampiamente affrescato fin dalle origini, con incrementi decorativi nel Cinquecento, testimoniati ad esempio dalla raffigurazione di un banchetto di dame e gentiluomini (secondo il celebre tema proposto in quell’epoca da Paolo Veronese) e nell’Ottocento con il decoro a soffitto (in una stanza del secondo piano) raffigurante medaglioni con teste maschili e femminili. A partire dal 1969 appartiene al Comune di Bassano che lo utilizza in occasione di importanti eventi culturali.

 

Come arrivare dall’Ostello

  • Tempo stimato: 16 minuti (1,2 km)
  • Percorso da Via Lorenzo Chini
  • Procedere in direzione nordovest su Via Lorenzo Chini verso Via Ognissanti
  • Via Lorenzo Chini svolta leggermente a sinistra e diventa Via del Cristo
  • Alla rotonda prendere la 2° uscita e prendere Viale A.De Gasperi
  • Svoltare leggermente a sinistra e prendere Viale A.De Gasperi
  • Svoltare a destra in Via Colomba
  • Svoltare a sinistra e prendere Viale Armando Diaz
  • Alla rotonda prendere la 1° uscita e prendere Viale Scalabrini
  • Svoltare a destra e prendere Via Angarano
  • La destinazione è sulla destra.
Palazzo Bonaguro
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